venerdì 23 aprile 2010

La riduzione graduale della carne può avvenire gradualmente in soggetti abituati a mangiare carne tutti i giorni; infatti la carne è un cibo molto tossico e, come l'alcool e il tabacco, ci trasforma in tossicodipendenti e la sua eliminazione drastica può dar luogo ad una vera e propria crisi di astinenza con stanchezza e sensazione di mancamento.
Si eliminerà subito la carne rossa che è ricca di purine e che affatica notevolmente i reni e il fegato , favorendo anche la comparsa di reumatismi; si darà la preferenza alle carni bianche possibilmente di produzione casalinga; infatti, agli animali d'allevamento vengono spesso somministrati ormoni, cortisonici, antibiotici, farmaci antitiroidei, sostanze anemizzanti di tipo emolitico.Inoltre, le carni importate dall'estero possono provenire da animali nutriti con bioproteine, proteine sintetiche derivanti dal petrolio.
Gli alimenti di origine animale hanno un alto contenuto di pesticidi che non gli alimenti di origine vegetale e contribuiscono in modo assai maggiore all'introduzione nella dieta umana di tali tossine in quanto l'animale, lungo l'arco della sua vita, nutrendosi di prodotti trattati chimicamente, filtra e accumula tali sostanze chimiche nei tessuti.
Carne, pesce e cacciagione contengono 2 volte e mezzo più sostanze chimiche e pesticidi dei prodotti caseari.Ed inoltre, ne contengono 13 volte di più rispetto al contenuto medio di cereali e vegetali. Sin dal 1962 è noto che il tasso di DDT nel corpo dei consumatori di carne è oltre il doppio rispetto agli individui che non ne fanno uso.
Gli animali sottoposti a questo tipo di regime sono tutt'altro che sani e alcuni si ammalano di cancro.Inoltre l'intestino dell'uomo è molto più lungo di quello dell'animale carnivoro, anzi si avvicina come lunghezza all'erbivoro e pertanto la carne, ristagnando a lungo nell'intestino, va incontro a putrefazione con formazione di varie sostanze che intossicano l'organismo e acidificano il sangue, sovraccaricando i reni ed il fegato.
Da numerose ricerche è arrivata la conferma che il consumo di carne favorisce la comparsa dei tumori al colon, al seno, all'utero.
édiffusa la convinzione che le proteine siano sinonimo di salute e poichè spesso si identificano le proteine con la carne si pensa che tanto più se ne assume tanto più si acquista in forza, sangue, vitalità per cui c'è un senso di smarrimento quando si parla di eliminare o limitare la carne. La carnepuò essere completamente sostituita da altri cibi che contengono un'alta quantità di proteine come noci, mandorle, legumi, cereali integrali, assunti a rotazione in modo da variare convenientemente gli alimenti.
Da un'attenta analisi risulta che con qualsiasi dieta seguita in paesi occidentali il problema non è quello di garantire il fabbisogno proteico perchè questo è sempre e comunque garantito in sovrabbondanza; semmai ci si imbatte nel problema opposto, quello cioè di contene un consumo quasi sempre esorbitante ed eccessivo che, oltre a tutti gli inconvenienti segnalati, favorisce anche l'insorgenza di tumori.
Per quanto riguarda la credenza che solo la carne dia forza così si esprimono i massimi organismi internazionali che si occupano di salute ed alimentazione, L'organizzazione mondiale della sanità(OMS), l'organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO)el'UNESCO:"è falso credere che le diete vegetariane indeboliscano il fisico e non ne favorisono la crescita. Una alimentazione vegetariana ben equilibrata,può sviluppare i muscoli, produrre energia e forza più di un'alimentazione a base di prodotti animali; è sufficente che i cibi vegetali vengano consumati in quantità appropriate.

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